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KATEDROMOS

 

 

L'assessore Kosic e Indivieri

20.12.2008

Anche gli studenti del Friuli Venezia Giulia hanno seguito una lezione di Katedromos, il “catechismo sulla sicurezza stradale”. L’evento, sponsorizzato dalla Regione, è un’iniziativa d’impatto, diretta e ideata da Leonardo Indivieri con la collaborazione di Adolfo Fucci. I numeri dell’iniziativa sul territorio nazionale sono impressionati, più di 300.000 studenti hanno partecipato agli incontri e solo in Friuli, nelle tre giornate programmate, più di 1.200 studenti hanno gremito l’auditorium del nuovo palazzo della Regione di Udine. La giornata di sabato, dedicata ai ragazzi delle superiori (giovedì hanno partecipato i bambini delle elementari e venerdì gli studenti delle medie), è iniziata con un filmato di 60 secondi in cui scorrevano immagini di veicoli incidentati per ricordare che in Italia c’è una guerra silenziosa che produce le sue vittime ogni giorno. Non è un segreto che nei quattro anni in Iraq l’esercito americano ha subito più di 4.000 vittime ma nessuno prende in considerazione i 7.000 decessi annuali, dovuti ad incidente stradale (in Italia). Personalmente ho trovato le immagini delle vittime della strada e i filmati un po’ eccessivi ma, attraverso la narrazione ed una conduzione ilare, si riusciva a mantenere una tensione ed un’attenzione costante tra i giovani che hanno seguito la manifestazione partecipando attivamente. Considero molto ben riuscita questa manifestazione, credo che, alla fine, sia giusto che i giovani si scontrino con la dura realtà dei fatti e allo stesso tempo, lo facciano anche attraverso delle battute di spirito. L’intervallare i sorrisi alle lacrime che qualche studente ha versato, può essere la giusta via verso la consapevolezza dei propri limiti. Le lacrime ed i sorrisi, da soli, non bastano. Bisogna piangere, per capire che la vita non è facile come si sarebbe portati a pensare ma allo stesso tempo bisogna sorridere per capire che la vita non è solo dolore, la vita è bella e bisogna tenersela stretta, non dimenticandosi però che si può anche soffrire.  Alla manifestazione cui hanno partecipato illustri politici regionali, hanno preso la parola il Questore di Udine e l’Assessore regionale Riccardo Riccardi ed entrambi, al termine della manifestazione hanno parlato col cuore, impressionati e consapevoli che per la sicurezza stradale, in particolar modo in Friuli, bisogna fare di più. L’ultimo politico a prender la parola è stato l’Assessore regionale Vladimiro Kosic che ha lasciato senza parole non solo i giovani ma anche gli organizzatori della manifestazione. Il discorso dell’assessore ha, in poche frasi, coinvolto l’intero uditorio e credo che una frase su tutte meriti di essere riportata: << […] Quando si è giovani viviamo ogni giorno come se fosse il più importante della nostra vita, questo è giusto ma la cosa veramente importante è che non dovete vergognarvi di avere paura. Quando quel termometro, quel segnale si accende, vuol dire che dobbiamo fermarci, non importa se gli altri ci spronano, non dobbiamo vergognarci, tutti abbiamo paura… >>

Auditorium regionale (UD)

 

 

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