Due incidenti mortali in Carnia
- 2 Marzo 2010
- Sicurezza sulle strade
- Posted by Giosué Rossi
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-Tra le pagine di questo sito si fa spesso menzione delle iniziative legate alla sicurezza stradale ma raramente ci si sofferma sui fatti di cronaca che riguardano gli incidenti stradali, questo perché tra le vittime degli incidenti stradali non ci sono solamente le persone coinvolte direttamente ma anche i loro amici ed i loro familiari. Nell’ultimo fine settimana, però, due incidenti nell’arco di un’ora, entrambi localizzati nel Nord della Provincia di Udine, ci hanno toccato personalmente e non possiamo fare a meno di dedicare un articolo, un ricordo, a chi oggi, purtroppo, non ce più.-
Alle prime ore del mattino, di domenica 28 febbraio, in Carnia (a nord della provincia di Udine -FVG-) tra la A 23, nei pressi di Trasaghis, e via Carducci di Piano d’Arta (comune di Arta Terme) hanno perso la vita tre giovani in due diversi incidenti: le vittime sono Igor Candoni (di 23 anni), Samanta Moradei (di 19 anni) e Paolo Piazza (di 27 anni). La notizia, appresa dai più nella giornata di domenica, ha sconvolto l’intera popolazione carnica che conta poche decine di migliaia di persone, stabilite tra i centri a fondo valle e le isolate frazioni montane, e si pone in controtendenza rispetto ai dati pubblicizzati dalle istituzioni che vedono una sostanziale riduzione degli incidenti, in provincia di Udine, nel corso degli ultimi mesi. Con una bassa densità demografica ed un’estensione territoriale ridotta, la Carnia è un luogo in cui le persone hanno ancora una rilevanza personale e soggettiva, ed i sentimenti di amicizia rappresentano un legame indissolubile all’interno dei Paesi, per questi motivi la morte di tre ragazzi di altrettanti Paesi (Cabia-Cadunea-Tolmezzo) rappresenta un evento drammatico ed eccezionale, tale da far riflettere non solo tutte le persone che ora stanno soffrendo per la prematura dipartita di un loro amico o parente ma anche tutti quelli che per età o vicinanza territoriale si possono immedesimare nelle vittime dei due sinistri avvenuti nell’alto Friuli. Da parte nostra, purtroppo, non resta che fare le condoglianze alle famiglie ed in particolar modo ai genitori che ora piangono i loro figli, lanciando un interrogativo (non polemico ma riflessivo) per tutti i rappresentati delle istituzioni: -cosa avete fatto per questi ragazzi e che alternative avete offerto e state offrendo ai giovani?