News

Notizie ed eventi

Due incidenti mortali in Carnia

 -Tra le pagine di questo sito si fa spesso menzione delle iniziative legate alla sicurezza stradale ma raramente ci si sofferma sui fatti di cronaca che riguardano gli incidenti stradali, questo perché tra le vittime degli incidenti stradali non ci sono solamente le persone coinvolte direttamente ma anche i loro amici ed i loro familiari. Nell’ultimo fine settimana, però, due incidenti nell’arco di un’ora, entrambi localizzati nel Nord della Provincia di Udine, ci hanno toccato personalmente e non possiamo fare a meno di dedicare un articolo, un ricordo, a chi oggi, purtroppo, non ce più.-

 

Alle prime ore del mattino, di domenica 28 febbraio, in Carnia (a nord della provincia di Udine -FVG-) tra la A 23, nei pressi di Trasaghis, e via Carducci di Piano d’Arta (comune di Arta Terme) hanno perso la vita tre giovani in due diversi incidenti: le vittime sono Igor Candoni (di 23 anni), Samanta Moradei (di 19 anni) e Paolo Piazza (di 27 anni). La notizia, appresa dai più nella giornata di domenica, ha sconvolto l’intera popolazione carnica che conta poche decine di migliaia di persone, stabilite tra i centri a fondo valle e le isolate frazioni montane, e si pone in controtendenza rispetto ai dati pubblicizzati dalle istituzioni che vedono una sostanziale riduzione degli incidenti, in provincia di Udine, nel corso degli ultimi mesi. Con una bassa densità demografica ed un’estensione territoriale ridotta, la Carnia è un luogo in cui le persone hanno ancora una rilevanza personale e soggettiva, ed i sentimenti di amicizia rappresentano un legame indissolubile all’interno dei Paesi, per questi motivi la morte di tre ragazzi di altrettanti Paesi (Cabia-Cadunea-Tolmezzo) rappresenta un evento drammatico ed eccezionale, tale da far riflettere non solo tutte le persone che ora stanno soffrendo per la prematura dipartita di un loro amico o parente ma anche tutti quelli che per età o vicinanza territoriale si possono immedesimare nelle vittime dei due sinistri avvenuti nell’alto Friuli. Da parte nostra, purtroppo, non resta che fare le condoglianze alle famiglie ed in particolar modo ai genitori che ora piangono i loro figli, lanciando un interrogativo (non polemico ma riflessivo) per tutti i rappresentati delle istituzioni: -cosa avete fatto per questi ragazzi e che alternative avete offerto e state offrendo ai giovani?
 

 

CONSIDERAZIONI PERSONALI:
<< Quando accadono tragedie come questa, non ci sono molte cose da dire o da scrivere, purtroppo non conoscevo personalmente tutte e tre le vittime anche se ho ben presente chi erano. L’unico ragazzo che conoscevo, visto che viveva in un Paese a pochi chilometri da casa mia, era Igor Candoni. Igor l’ho visto per la prima volta molto tempo fa, doveva essere ancora alle scuole dell’obbligo, era solito aspettare un passaggio verso casa sugli scalini del campanile della chiesa di Arta, perché ai tempi non c’erano mezzi pubblici che dal Comune portassero verso la frazione di Cabia. Un ragazzo timido, con gli occhiali, che quando ti salutava non ti guardava mai fisso negli occhi, quasi a volerti dimostrare il suo rispetto. Un giorno, dopo mesi che mi salutava, mi sono fermato per scambiare due chiacchiere con lui e da quel giorno, e per parecchi mesi, al classico saluto aggiungeva sempre il mio nome e questo la dice lunga sulla sua personalità, perché non è un segreto che al giorno d’oggi sia le persone sia i loro nomi di battesimo sono passati in secondo piano. Dopo qualche anno, nei locali della zona, si è presentato un ragazzotto di un metro e novanta che, era difficile collegare al timido bambino che aspettava un passaggio sotto il campanile ma a ben vedere il suo modo di comportarsi non era poi tanto diverso, nascondeva la sua timidezza col l’ilarità e la voglia di vivere, giorno per giorno, tipica della sua età ma era sempre educato e si relazionava con le persone in maniera molto garbata. Ora Igor non c’è più e la Carnia e ancor di più il comune di Arta perdono un ragazzo che con la sua personale ilarità era in grado di farti sorridere anche quando la giornata non era delle migliori. Quando accade una tragedia, come detto in premessa, ci sono poche cose da dire e non si può fare a meno di riscontrare come la sicurezza stradale sia un tema di fondamentale importanza, in ogni tempo ed in ogni luogo. Ieri, mentre tornavo verso casa, sono passato davanti agli scalini del campanile e non ho potuto fare a meno di pensare: Ciao Igor, resterai per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerti. >>
Back to top