LIBERALIZZIAMO LE PERSONALIZZAZIONI con la CE
- 20 Aprile 2008
- Tuning & Customizzazioni
- Posted by Giosué Rossi
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La caduta del Governo Prodi e la nuova maggioranza scaturita dalle urne, bloccano di fatto tutte le promesse di liberalizzazione del tuning e delle personalizzazioni in generale, effettuate dalla maggioranza dimissionaria. Per questo motivo già da qualche tempo ho deciso di lavorare ad un nuovo progetto per la liberalizzazione della personalizzazione (avevo abbandonato la proposizione della mia proposta di legge – progetto sviluppato con la collaborazione della rivista principe del settore tuning – perché il Governo aveva sviluppato le sue proposte di liberalizzazione ma alla luce del nuovo scenario politico, la situazione è nuovamente critica – anche se esiste una direttiva che teoricamente obbligherà lo Stato italiano a prevedere un’omologazione europea dei componenti entro il prossimo anno – ) che si basa principalmente su una denuncia alla Commissione europea. Tutte le proposte di liberalizzazione di questo settore non hanno visto la luce e per questo, ho deciso di rivolgermi direttamente all’Europa, perché questa istituzione è in grado di risolvere i problemi degli appassionati e degli imprenditori italiani, poiché può obbligare il nostro Stato a riconoscere le omologazioni sui componenti rilasciati dalle altre Nazioni europee. L’art. 78 del Codice della strada, infatti, lede il principio europeo di libera circolazione delle merci che impone agli Stati membri di non creare delle barriere alla circolazione delle merci all’interno dei confini europei; un alettone regolarmente omologato in Germania, deve poter essere venduto ed installato liberamente in Italia.
Se la Commissione europea, in seguito alla ricezione della denuncia in progetto, deciderà di avviare la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia e la Corte di Giustizia (supremo giudice europeo) riconoscerà come illegittima la normativa nazionale oggetto del giudizio (come è prevedibile), il Governo italiano sarà obbligato ad abrogare l’art. 78 e a prevedere il riconoscimento delle omologazioni rilasciate dagli altri Paesi europei.
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